Oggi il Consiglio ha discusso della situazione in Libia e ha adottato la seguente dichiarazione:
“L’attacco militare dell’LNA su Tripoli e la successiva escalation all’interno della capitale e intorno a essa costituiscono una minaccia alla pace e alla sicurezza internazionali e minano ulteriormente la stabilità della Libia. Inoltre aggravano il rischio di una maggiore minaccia terroristica in tutto il paese. L’UE ribadisce il suo impegno a favore della sovranità, dell’indipendenza, dell’integrità territoriale e dell’unità nazionale della Libia. Invita tutte le parti ad attuare immediatamente il cessate il fuoco e a dialogare con le Nazioni Unite per garantire la piena e completa cessazione delle ostilità. Le invita altresì a dissociarsi pubblicamente e sul terreno dagli elementi del terrorismo e della criminalità coinvolti nei combattimenti nonché da coloro che sono sospettati di crimini di guerra, compresi gli individui presenti negli elenchi del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite. L’UE è profondamente preoccupata per la perdita di vite umane, per il numero crescente di sfollati interni e per l’impatto sui flussi migratori. Tutte le parti devono proteggere i civili, migranti e rifugiati compresi, consentendo e facilitando la fornitura sicura, rapida e senza impedimenti di aiuti e servizi umanitari a tutte le persone colpite, come sancito dal diritto internazionale umanitario e dal diritto internazionale dei diritti umani. L’UE ricorda che attacchi indiscriminati in zone residenziali densamente popolate possono costituire crimini di guerra. I responsabili di violazioni del diritto internazionale umanitario devono essere chiamati a rispondere delle loro azioni. L’UE ricorda che non esiste una soluzione militare alla crisi in Libia ed esorta tutte le parti a impegnarsi nuovamente nel dialogo politico facilitato dalle Nazioni Unite e ad adoperarsi a favore di una soluzione politica globale alla crisi in Libia, come convenuto a Parigi nel maggio 2018, a Palermo nel novembre 2018 e ad Abu Dhabi nel febbraio 2019, per aprire la strada allo svolgimento di elezioni nazionali. L’UE ribadisce il pieno sostegno ai lavori del Rappresentante speciale del Segretario generale e alla missione di sostegno delle Nazioni Unite in Libia (UNSMIL). Esorta tutte le parti a rispettare pienamente l’embargo sulle armi e ad astenersi da qualsiasi azione che potrebbe minare ulteriormente il dialogo politico facilitato dalle Nazioni Unite. Le esorta altresì a dialogare costruttivamente con il Rappresentante speciale del Segretario generale al fine di giungere a una soluzione politica guidata dalla Libia e a responsabilità libica attraverso un processo politico inclusivo, con la piena partecipazione delle donne, per dare alla Libia sicurezza, sostenibilità politica ed economica e unità nazionale”. |