«Riscontriamo, con vivo interesse, come il consigliere comunale Pasquale Imbalzano, intervenuto sulle procedure concorsuali che riguarderanno Comune e Città metropolitana, apprezzi e addirittura rilanci le linee guida tracciate da questa amministrazione già con la formula utilizzata per la selezione del personale in forza alla società in-house “Castore”». E’ quanto afferma Antonino Mileto, consigliere del gruppo La Svolta che, in una nota stampa, aggiunge: «Porre al vertice della commissione esaminatrice autorevoli figure provenienti dalla Prefettura o dalla Magistratura non è soltanto previsto dal nostro ordinamento giuridico, ma, per quanto ci riguarda, è anche un modo per mettere un sigillo alla grande laboriosità e integrità dei dirigenti e del personale comunale che, su impulso dell’azione amministrativa, oggi hanno messo i due enti nelle condizioni di poter offrire un’opportunità occupazionale ad oltre cento cittadini».

«Diversamente da quanto pare voglia fare Imbalzano – ribadisce l’ esponente del centrosinistra – noi crediamo alla serietà di chi, ogni mattina, opera e lavora per il bene della nostra comunità. Ecco, questo suo atteggiamento non fa certo onore al consigliere comunale di Forza Italia che, in preda al delirio populista che tanto va di moda, getta fango e discredito in maniera generalizzata. Non un riferimento specifico, non una stortura da evidenziare, né circostanze da porre sotto una lente d’ingrandimento. Pasquale Imbalzano, invece, preferisce alludere, insinuare, sparare nel mucchio».

Poi un altro affondo: «Se Pasquale Imbalzano sia o meno a conoscenza di fatti e circostanze specifici oppure abbia il sentore di personale dipendente dell’ente corruttibile, parli e corra subito in Procura a denunciare. Saremo al suo fianco, non ne dubiti. Altrimenti faccia un po’ di silenzio ed inviti anche i suoi elettori, quelli ai quali daremo la possibilità di provare finalmente ad uscire dalle secche della disoccupazione, di studiare e presentarsi pronti e preparati ad un appuntamento che, per noi, rappresenta un momento storico per l’intera comunità».

«Da 20 anni, infatti – ricorda in conclusione il consigliere de La Svolta – non si facevano concorsi pubblici al Comune di Reggio. Circostanza che sfugge, evidentemente, a quanti erano stati abituati ad altri metodi di selezione quali, per esempio, le maratone allo sportello del Cedir con la gente in fila dall’alba al tramonto o le candidature scelte dalle agenzie interinali per 110 vigili urbani precari. Dal tutto fumo di un tempo, noi preferiamo di gran lunga la concretezza, la stabilità, la giustizia, l’equità, la tutela di un diritto sacrosanto, qual è quello al lavoro, da troppo e troppo tempo negato ai reggini. Che sia un ente pubblico o piuttosto una qualsiasi azienda o fabbrica della città, trasparenza e correttezza saranno per noi sempre i pilastri delle fondamenta civili dove un padre dovrà innalzare il tempio dell’onestà per far crescere il proprio figlio. Questo è l’esempio che ci hanno tramandato i nostri genitori».