La Cgil di Reggio Calabria – Locri esprime il proprio disappunto innanzi allo sconcertante progetto di spostare il traffico merci pesanti da e verso la Sicilia, dal porto di Villa San Giovanni al porto di Reggio Calabria. Uno scenario del quale si discute da anni e sul quale è giunto il parere positivo del Ministero dell’Ambiente, su proposta e iniziativa di privati e sul quale i Comuni di Reggio e Villa San Giovanni, nonchè l’amministrazione metropolitana, hanno già espresso parere sfavorevole attraverso relazioni tecniche (anche sulla base di gravissime criticità rilevate dall’Asp territoriale quali inquinamento ambientale, stress da traffico e problemi di sicurezza nel raggiungere gli Ospedali Riuniti) e atti deliberativi votati all’unanimità nei civici consessi.
“Penso si debba partire da un assunto fondamentale – dichiara il segretario generale della Cgil di Reggio Calabria – Locri Gregorio Pititto -: gli interessi di una intera comunità non possono essere subordinati a quelli di pochi, ancorché si tratti di importanti gruppi imprenditoriali. Reggio sta programmando il proprio futuro pianificando ingenti investimenti anche sul piano urbanistico, basando la propria visione su assi ben chiari, fra cui quello dello sviluppo sostenibile e del pieno recupero del rapporto col suo magnifico waterfront. La strategia messa a punto è chiara, ossia favorire la crescita economica, sociale e occupazionale del nostro territorio puntando sulla principale peculiarità di Reggio: la sua naturale bellezza. Allo stesso tempo non si può ignorare l’esistenza del disagio sul territorio del Comune di Villa San Giovanni – continua Pittto – che vede il proprio centro congestionato dal traffico; ma sarebbe assurdo non tenere in debita considerazione il fatto che la stessa amministrazione comunale di Villa, di fronte alla prospettiva semplicistica di “spostare” il problema di qualche chilometro, chieda di vagliare altre ipotesi come quella della creazione di un nuovo punto di approdo nell’area di Bolano. Pertanto come Cgil, esattamente come già fatto la scorsa primavera, ci schieriamo dalla parte delle comunità e delle amministrazioni che le rappresentano – conclude il segretario – credendo che autentiche prospettive di rigenerazione e crescita urbana debbano partire dal basso, coinvolgendo innanzitutto i territori che non possono rimanere inascoltati di fronte a scelte dal notevole impatto ambientale, sociale ed economico. Per tutte queste ragioni chiediamo l’immediato intervento e una presa di posizione a favore degli interessi dei cittadini da parte dei rappresentanti parlamentari eletti nel reggino”