«Si tratta di un viaggio di sensibilità artistica, che accompagna il lettore nella Conoscenza dei custodi di questo vero e proprio “tesoro”, i Frati Minori di Calabria, e di alcuni conventi da essi abitati, e vuole regalargli l’esperienza dello stupore che apre le porte al mistero che ci trascende» (Frate Fabio Occhiuto) «Questo volume vuole rappresentare una rassegna storico-artistica di beni ecclesiastici custoditi nei Conventi dei Frati Minori di Calabria. Attraverso lo scorrimento delle pagine si può avere un orientamento sicuro dell’importanza di questo patrimonio che costituisce una secolare testimonianza dell’arte della nostra regione.» (Giuseppe Giglio)
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L’Ordine dei frati minori (in latino Ordo fratrum minorum) è un istituto religioso maschile di diritto pontificio. I frati di questo ordine mendicante, detti francescani, pospongono al loro nome la sigla O.F.M.[2].

L’ordine deriva da quei gruppi (detti della regolare osservanza) sorti all’interno del primitivo ordine francescano subito dopo la morte del fondatore e caratterizzati dall’aspirazione a una vita più ritirata e da un più rigoroso controllo sull’uso dei beni: entrati in conflitto con i frati che accettavano il possesso comunitario dei beni (detti frati della comunità e poi conventuali) vennero costituiti in ordine autonomo da papa Leone X (bolla Ite vos del 1517).[3]

L’ordine è nato formalmente nel 1897 (bolla Felicitate quadam), a opera di papa Leone XIII, dall’unione delle quattro famiglie in cui erano divisi i frati della regolare osservanza (osservanti, riformati, recolletti, alcantarini):[4] a questi spetta il primato storico-giuridico e la precedenza d’onore (accordata da Leone X e confermata da Leone XIII) sugli altri gruppi del primo ordine francescano (conventuali e cappuccini).[5]

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