«Con riferimento alla notizia del blocco delle assunzioni del personale sanitario della Calabria, la direttiva impartita dal commissario Saverio Cotticelli ai vertici delle Aziende nasce dall’esigenza di impedire il reclutamento di figure in questa fase non prioritarie». Lo precisano, in una nota, Francesco Sapia e Dalila Nesci, deputati M5S della commissione Sanità, che aggiungono: «La stessa direttiva consente di continuare i percorsi assunzionali negli ospedali e nello specifico nelle unità operative complesse relative all’area dell’emergenza-urgenza. Essa esclude altre figure di cui, al momento, non vi è premura di acquisizione». «Infatti – continuano i due deputati – la situazione ereditata dalla nuova struttura commissariale ha costretto fino ad ora ad assistere, ad esempio, all’assunzione di logopedisti e di geriatri in reparti inesistenti in un ospedale hub dedicato all’emergenza-urgenza, di ingegneri informatici e di avvocati anche in Asp balzate agli onori della cronaca per carenza di medici ed infermieri e, talora, con procedure alquanto dubbie, pure per l’avvenuta esclusione della mobilità richiesta dalla legge». «Non spetta ai delegati del governo – evidenziano i parlamentari del Movimento Cinque Stelle – trarre conclusioni di natura politica sulle scelte operate dalla precedente gestione commissariale. Di certo gli obiettivi assegnati dal Consiglio dei ministri ai nuovi commissari vanno in direzione opposta, e cioè di acquisire tipologie di personale, nel rispetto delle norme e secondo un oggettivo grado di priorità tecnica, in grado di conferire al Servizio sanitario regionale una migliore agibilità e in modo che mai diventi luogo di clientelismi di ogni genere o strumento di consenso elettorale, di voto di scambio». «Pertanto, la direttiva impartita dal commissario Cotticelli risulta propedeutica – concludono Sapia e Nesci – alla indispensabile revisione del Dca n. 154/2018, relativo al quadro di assunzioni concertate fra il precedente commissario ad acta e i direttori generali dell’epoca. Insomma, occorre intanto dare risposte di tipo assistenziale ai cittadini e in particolare nell’emergenza-urgenza, in cui la tempestività d’intervento costituisce il discrimine fra la vita e la morte».