Una serata all’insegna della cultura e della riflessione
Novanta minuti di condivisione su temi spirituali di interesse e attualità: Annunziato
Gentiluomo, col pretesto del suo “Come cavalcare spiritualmente la pandemia” ha
presentato, fra autobiografia e divulgazione, le relazioni, la trappola narcisistica, il
concetto di fiamma gemella, l’educazione e la didattica oggi, e la preghiera.
Annunziato Gentiluomo, Ph. D. in Scienze e Progetto della Comunicazione, Operatore
Olistico, giornalista, saggista e insegnante, col pretesto della presentazione del suo ultimo libro “Come cavalcare spiritualmente la pandemia”, ha proposto, presso la Corte del Comune di Locri, una lettura dell’esistenza profonda e originale, che affonda le sue basi sulla visione indo-vedica e sulla filosofia esoterica.
Partendo dal concetto di antifragilità di Nicholas Taleb che trascende la resilienza, e vedendo il lockdown come un’occasione, dopo aver presentato i numeri dello stop forzato per il contenimento della diffusionedel virus e un grafico ispirato dalla domanda “Chi voglio essere nel Covid-9” diviso in tre zone – paura, apprendimento e crescita -, ha parlato, in primis, delle relazioni e di quanto siano esse al contempo rampa di lancio per la crescita personale e cartina tornasole di dove ci si trova da un punto di vista evolutivo. Le ha osservate in termini sincronici e diacronici, quindi sia come opportunità circoscritta in questa vita sia in un’ottica che travalica questa esistenza e considera altre incarnazioni. Secondo questo secondo approccio, ha presentato il concetto di progetto di volo, di clan di anime, di anime con e senza progetto, di riconoscimento karmico e di tre tipi di anime che si possono rincontrare: anime compagne, anime gemelle e fiamme gemelle. Ha poi proseguito approfondendo una relazione telefonica vissuta durante il lockdown
e della sua deriva terrificante dovuta all’essere entrato a tutto tondo in quella che gli psicologi chiamano trappola narcisistica. Ha raccontato le tre fasi protocollari della relazione perversa tra un Narcisista Patologico – NP – (l’altra persona) e lo stesso autore (sensibile ed empatico): il bombing love, la svalutazione e lo scarto, e gli effetti che questa dinamica manipolativa ha sulla vittima che, con difficoltà, solo alla fine, stremata, riesce a uscire, con cicatrici difficili da rimarginare, dall’area di influenza dell’altro. E poi ha condiviso la comprensione di aver trovato la sua fiamma gemella, riconosciuta dopo un confronto in radio con Stefania Gorla, esperta in ipnosi regressiva.
Ha presentato quanto ha realizzato con la sua classe, la IIIA della Scuola Primaria Altiero Spinelli di Torino durante il lockdown in Didattica A Distanza e come con entusiasmo, passione e amore sia stato possibile completare il programma e addirittura realizzare una gita virtuale a Milano e a Bergamo sulle tracce di Donizetti, progetto a cui hanno collaborato il soprano Aurora Tirotta, il baritono Raffaele Facciolà e il pianista Carmelo Spoto. A suo avviso è stata un’occasione per permettere ai suoi bambini di
poter maturare delle soft skills e alcune Competenze di Cittadinanza, in particolare Imparare a imparare e quella digitale
. Ha potuto inoltre presentare i bambini indaco, quelli cristallo e quelli arcobaleno e
soprattutto come, con questi bambini speciali, sia doveroso cambiare paradigma di intervento ed entrare in interazione con loro attraverso l’accoglienza, il rispetto e considerandoli anime evolute e consapevoli, detentori di una missione importante.
​E infine ha presentato la preghiera che ha riscoperto durante il
lockdown e che ha definito come un intimo  dialogo con la parte più profonda di ciascuno o con l’Essenza divina.
Per lui è stato un rifugio ideale per entrare in contatto con i piani più sensibili dell’esistenza e un peculiare antidoto a quanto si stava svolgendo. Proprio per questo per diverse settimane ha creato e curato, facendosi affiancare da un collega ricercatore spirituale, la rubrica “Preghiera collettiva” nel Canale Benessere di ArtInMovimento web radio, nata proprio il 16 marzo per fare compagnia, far riflettere e dare speranza. Una rubrica che ha
approfondito da diverse prospettive il pregare e che ha unito le voci di professionisti e ascoltatori affinché l’intento di portare benessere si facesse più forte e risuonasse contagiando positivamente tutti.
“Una serata bella. Sono soddisfatto. Un pubblico di circa sessanta persone, attento che mi ha seguito per novanta minuti senza vacillare. Ho portato la mia esperienza e quanto in questi ultimi dieci anni ho studiato e maturato profondamente. Farlo nella mia terra è stato un regalo, una doverosa restituzione di know-how appreso. La presenza e le parole del Consigliere Domenica Bumbaca sono state un balsamo
che hanno saputo creare una bella cornice per il mio intervento tra l’autobiografico e il divulgativo di approfondimento”, afferma con zelo Annunziato Gentiluomo.