I pedaggi stradali insoluti potrebbero presto far parte del passato dal momento che l’UE sta istituendo un nuovo sistema di condivisione delle informazioni che permetterà alle autorità nazionali degli Stati membri di accedere ai dati di immatricolazione dei veicoli di un altro Stato per identificare i proprietari di veicoli che non hanno pagato i pedaggi stradali. Il nuovo sistema fa parte delle norme aggiornate in tema di telepedaggi stradali formalmente adottate oggi dal Consiglio in seguito all’intesa provvisoria raggiunta con il Parlamento europeo il 20 novembre 2018.

Le nuove norme miglioreranno inoltre l’interoperabilità dei sistemi di telepedaggio e quindi la loro efficienza in termini di costi e la loro facilità di utilizzo. Elimineranno gli ostacoli amministrativi, quali onerose procedure di approvazione e specifiche tecniche locali e non standardizzate. Di conseguenza i fornitori di sistemi di telepedaggio accederanno più facilmente al mercato dei servizi di riscossione dei pedaggi.

Prossime tappe

La votazione odierna del Consiglio conclude la procedura legislativa. Il Parlamento europeo ha votato il 14 febbraio 2019. La direttiva verrà firmata da entrambe le istituzioni e sarà pubblicata nella Gazzetta ufficiale dell’UE. Entrerà in vigore 20 giorni dopo la pubblicazione e le nuove misure saranno applicabili 30 mesi dopo l’entrata in vigore.

Direttiva concernente l’interoperabilità dei sistemi di telepedaggio stradale e intesa ad agevolare lo scambio transfrontaliero di informazioni sul mancato pagamento dei pedaggi stradali nell’Unione – Testo integrale

Il recupero dei pedaggi stradali insoluti diventerà più facile in tutta Europa – il Consiglio approva l’accordo provvisorio (comunicato stampa, 28.11.2018)

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