Riedizione postuma della Rubrica Europa Ellenofona di Filippo Violi  -2016   (copyright)

Questi canti, alcuni dei quali conosciuti in quasi tutta la zona, non sono riportati nei <<Testi Neogreci di Calabria>>.

Di essi, parte sono stati recuperati da me e pubblicati in una mia recente edizione1; altri, come già indico nel testo di tradizioni popolari, si possono trovare sparsi in qualche altra pubblicazione come quella del Circolo di cultura greca “Apodiafàzzi” o nella rivista “Calabria Sconosciuta”.

Sono canti natalizi, formule rituali per il malocchio, una ninna nanna, lamentazioni funebri, ecc.

NINNARELLA

Escèfima na travudìometin novèna tos Ajo Christòjenna2Ce travudùme me tossi allegrìajènnete o Jòse ti mMarìaArrivèspeme sto trappìtoce i vuthulìa eghìrezze viàtaArrispùndezze Micu Mbutèri………..

NINNARELLA3

Siamo usciti per cantarela novena del Santo Natalee cantiamo con allegria,nasce il Figlio di MariaSiamo arrivati al frantoioe la mucca girava continuamenteha risposto Micu Mbuteri4si sono spenti i lumi.………….I

NAKA5

Tin nàka tin ècama sto trìspitona nnacarìzo to pedìninnalaò, ciùma pedì.To nnacarìzo cataò ce catacìce ciùma, pedì!Ti èrkete o pàtrissue mu zitài faghì,ninnalaò, ciùma pedì.‘Erkete o pàtrissuce mu zitài faghìce egò jà’ssè den cànno faghì,ninnalaò, ciùma pedì!Ninnalaò, ciùma, pedì,ti èrkete o patrissu ce mu tavrìti mu zitài faghìc’esù den m’afìnise na càmo faghì.Ninnalaò, ninnalaò, ciùma pedì,se nnacarìzo catacì ce cataòc’esù den ciumàse,ninnalaò, ninnalaò,……

.LA CULLA

La culla che ho costruito sul trespolo6 per cullare il bambino, ninnalaò, dormi, fanciullo.Lo cullo in là e in quae dormi bambino!Perché viene tuo padree mi chiede il ciboninnalaò, dormi, fanciullo.Viene tuo padree mi chiede ciboe io per colpa tua non cucino il ciboninnalaò, dormi fanciullo.Ninnalaò, dormi, fanciullo.Perché viene tuo padre e mi picchiapoiché mi chiede ciboe tu non mi lasci cucinare.Ninnalaò, dormi, fanciullo,ti cullo in qua e in làma tu non dormi,ninnalaò, ninnalaò,ninnalaò, dormi, fanciullo! ____________________________________________________________________

1 Cfr. F. VIOLI, Tradizioni popolari greco-calabre, Apodiafàzzi, Bova M., 20012 Ajo Christòjenna: genitivo plurale neutro, nome collettivo3 Questi canti venivano eseguiti nel periodo natalizio, di casa in casa, per tutto il periodo delle novene4 Micu Mbuteri: non era un personaggio proverbialmente abbastanza generoso per cui i suonatori in quella particolare serata, aggiunsero alcuni versi alla ninnarella per canzonare la sua avarizia5. Per gli aspetti tradizionali di questi episodi vedi F. VIOLI, Tradizioni popolari greco-calabre, Apodiafàzzi, Bova, 2001, pp.45-486 trespolo: al trespolo veniva generalmente legata una cordicella in maniera tale che la madre potesse cullare il bambino anche da lontano, mentre accudiva alle faccende domestiche. La cosa non deve meravigliare perché in genere le stanze in una casa, nei tempi passati, erano al massimo due