Sono trascorsi 38 amni fa da quel 16 novembre del 1988 quando il brigadiere dei carabinieri Gaetano Miscia, di origine pugliese giovane marito e padre di 3 bambini, perse la vita adempiendo al proprio dovere di carabiniere mentre unitamente ad altri due colleghi cercava di salvare delle vite umane.

Durante quella maledetta mattina di novembre un elicottero dei carabinieri di stanza presso l’aeroporto militare di Vibo Valentia decollò per prestare soccorso all’equipaggio di una petroliera che si era incagliata, quasi sicuramente per le pessime condizioni   metereologiche, presso il porto di Vibo Marina.

Ma qualcosa andò storto e proprio nel momento in cui il velivolo venne a trovarsi sopra la petroliera, quasi sicuramente a causa di una forte folata di vento, lo stesso urta il ponte della nave e precipita a mare: il brigadiere Miscia fu ritrovato a mare privo di vita   dopo due giorni di ricerche, mentre i restanti occupanti il velivolo furono tempestivamente tratti in salvo da un pescatore che aveva assistito all’accaduto.

A distanza di quasi 40 anni è ancora vivo nella comunità vibonese il sacrificio del giovane brigadiere, anche grazie alle varie manifestazioni civili e militari che ogni anno si svolgono per commemorare il tragico destino   che colpì la famiglia Miscia e l’Arma dei Carabinieri.

DI REDAZIONE

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