Ci vorrebbe un peana ma ci si deve accontentare di un sipario da sollevare graziosamente su mondi ormai
trasvolati da gran tempo al punto da tramutarsi in ere così facendo da:
Proemio rapsodico all’atto un elegante prologo
Una ordinata schiera di abiti tra fogge e tinte stese con arte su pregiati tessuti multiformi sta per sfilare
da sfilata a defilè per gli inguaribili nostalgici del porsi parigino innanzi agli occhi calamitati dalle mirabil
cose di signore e signorine…
Si lascino liberamente da parte le sovrastrutture di genere, dopotutto si è ancora in sereni anni di rinascita
socio-economica con giusto un gingillino di sapore politico che fa così attuale! e ci si appropinqui allo
svago promesso nell’elegante invito che esibisce con noncuranza il programma dell’evento…
Le invitate si accomodano con garbo nel posto loro assegnato ,tutte fibrillando impazienti nello sforzo di
non dare a vedere,non si addice difatti a delle signore bene educate ma tant’è, si direbbe il contrario
mentre si aguzza lo sguardo in attesa di ammirare gli ultimi fascinosi,scontato che lo siano,modelli delle
più rinomate case di moda in epoca, nomi che stanno per divenire altisonanti a breve.
Brusio svagato e leggero delle grandi occasioni e questa lo è ,sventolio su invito a dimostrarne l’agognato
possesso,un tocco alla pettinatura…il parrucchiere si è prodigato come sempre adattando il taglio al vestito
sobrio e distinto… rapida sbirciatina d’intorno e ..toh… “c’è anche la… disappunto bizzosetto…
Anche lei!! ha ricevuto questo invito così esclusivo calcando sul commento tra sé e sé…chi l’avrebbe
detto… sguardi alludenti di altre signore vicine di poltrona…. mancherebbe solo di udire…
“Di questo passo dove andremo a finire….”
La loro città, in certi casi, si scopre ancora abbastanza provinciale mentre la dama in questione ignora a
bella posta!
Finalmente si può cominciare….
La giovane voce femminile suadente e ben modulata annuncia che intratterrà le gentili ospiti
evidenziando di quando in quando i dettagli più estrosi degli abiti tutti disegnati dalla nota casa di
mode….segue il marchio già prestigioso che strappa una seria di oh di consenso!
Si inizia come al solito,sanno bene le affezionate,dai modelli meno ricercati,magari più consoni a spese
mattiniere… bisgnerà bene indossare qualcosa nell’andare in giro per negozi…
Intanto,si fa notare la fidata borsetta/busta a mano che fa tanto chic insieme all’immancabile accessorio,
ovvero guanti a vista dai colori soffusi in accompagno al classico due pezzi, per non arrampicarsi sugli
specchi basta definire tailleur ,che veste a tutte l’ore specie di mattina e sopratutto se in versione a giacca
corta versatile e più moderna.
Le signore sono già conquistate…
Nel frattempo,si raccomanda di far caso all’orario,lo stile dell’abito essendo appropriato solo fino al
pomeriggio quando il suggerimento di moda impone di cambiarsi decisamente a favore di una
strambetta foggia baby-doll rosa acceso, complice la prima visione da Scandalo al sole, già disponibile negli
aggiornati cinematografi della città .
Le signore bisbigliano senza posa immaginando languidi beveraggi cocktail verso la mezza sera!

Istantaneamente quel mezza accorcia di un tantino i sogni di sfolgoranti mondanità,leggasi estive serate di
mezzagosto in Fiera o qualche evento teatrale piuttosto raro…
Non rimane che consolarsi ben presto apprezzando gli ampi e comodi mantelli, oggi si definiscono
prosaici cappotti ,da indossare su altrettanto pratici abiti- camicia/chemisier, niente da fare,versione in
francese imbattibile!
Le signore,a proposito c’è anche la gradita compagnia di qualche figliola che ha dichiarato la sua
connivenza nel voler presenziare al defilè, da un po’ attendono un qualche colpo di scena,ad esempio pizzi
ricami e gonne fruscianti, che giustifichi i desideri di rivalsa sulle altre consorelle di rango femminile alle
volte in temporanea difficoltà nell’indossare con la suprema necessaria leggiadria,essendo spesso, ahimè
somiglianti più al no che al sì rispetto alle senz’altro vanitose figure di cui si fregiano le giovani che fino a
quel momento hanno sfilato con indosso i meravigliosi modelli per la gioia e qualche rimpianto sul ciò che
fu riservato con mestizia alle invitate!
Non sia mai che si rimanga deluse….
Eccolo l’ultra sogno proibito…i commenti si intrecciano da un capo all’altro della sala accanto a qualche
leggero gridolino di sorpresa subito sedato dalle convenienze….
In delicato lilla appare l’abito da sera,sarà raso o satin ,finalmente senza mezzi termini tra scollature e
drappeggi sul retro, alla lettera verso il basso trattenuto da una più che romantica rosa di colore a
contrasto, intonate le scarpine con misure da fata e tacco sottile .
La stringente domanda che aleggia soavemente non riguarda, strano a dirsi,il costo del modello,di sicuro
sostenuto ma si accentra con una punta di malcelata ironia… sul e quando riuscirà la fortunata acquirente
a ovviare alle evidenti difficoltà di sedersi in modo composto a tavola nel corso della cena di gala ove verrà
con sicumera sfoggiato l’abito, senza stropicciare la splendida rosa che orna l’orlo in un punto di sicura
avvenenza del modello….
Non è ancora l’apice poiché come sanno a menadito le più informate su tali accadimenti, ogni sfilata degna
di tale definizione deve lasciare l’ultima parola all’abito intramontabile per eccellenza, debitamente
preparato da modelli,per così dire ,sbarazzini,si pensi un po’… addirittura da …spiaggia…. tra allegre
casacche fantasia e pantaloni/ Capri,prediletti nientemeno che da blasonate rappresentanti femminili al
massimo rango d’oltreoceano,felici di interpretare con larghezza di idee la moda italica!
Giunge l’istante solenne in cui sulla passerella si presenta l’idillio in abito da sposa,realizzato,come recita
l’introduzione, in pizzo e seta pura,numerose le sottogonne a sostegno,in dovuto omaggio a tutte le
Sabrina dell’epoca!
Si assicura qualche furtiva lacrimuccia in sala fantasticando sul matrimonio della gentile figliola,prossimo
venturo!
Epilogo su indicazione di ideali memorie
Così vestivano le mamme un tempo, non così lontano da giustificare il temuto passaggio da liceo a museo
però sufficiente da relegare le costumanze vestiarie appena descritte in un periodare di raffinato impatto
estetico ormai desolatamente disusato al modo del congiuntivo il cui impiego nella sintassi italica spesso si
continua con superficialità ad ignorare!