Se qualcuno pensa al “fare salotto” in modo spregiativo con allusione al carattere frivolo e pettegolo di certi incontri caratterizzati da argomenti futili, è presto smentito. Consentire ai cittadini di confrontarsi costruttivamente, sviscerare i problemi, ipotizzare soluzioni, sentire l’altrui parere, è condizione di crescita sociale, è il sale di quella democrazia, sulla quale è stato architettato un attentato da quando i padroni dei media e/o quelli che li controllano hanno trasferito il dibattito, appunto, nelle televisioni e nei social, smontando o minando tutte le organizzazioni periferiche.
L’idea di un salotto sportivo, ormai all’ottava edizione, frutto di una iniziativa che vede protagonista la Polisportiva Bovese – per essa conduttore dell’incontro Carmelo Marino – in sinergia con Fabio Siclari del Fare Impianti, che fornisce le complesse attrezzature per le riprese televisive e la messa in rete – vede due soggetti che hanno colto l’esigenza di un servizio che contribuisse al processo di crescita della nostra comunità fornendo uno strumento di comunicazione, di motivazione di partecipazioni dei cittadini che non restano così soggetti passivi ma tornano ad essere protagonisti. Il tutto, come si conviene per chi si autofinanzia, inframmezzato da pubblicità e, come se non bastasse, da stacchi musicali e canori affidati alla bella voce di Carmelina Legato, per completare rendendolo vario l’evento.
Già tutto questo è ampiamente positivo. Ma non basta. I convenuti hanno dato una bella prova di garbo e competenza affrontando i problemi, evidenziano le aspettative e le iniziative dal punto di vista tecnico. La scelta dei partecipanti, la conduzione e successione degli interventi ben gestita dal Marino consentiva di andare oltre la sfera meramente tecnica introducendo diversificati stimoli culturali che fanno intravedere quasi un prova generale perché la trasmissione in futuro allarghi gli orizzonti con nuovi apporti utili alla comunità.
Gli invitati, ospiti della serata: dr Tito Squillaci, dr Sandro Autolitano, prof. Elio Cotronei (lo scrivente), il DS Pasquale Nucera, il DT Sebastiano Cuzzilla, e gli amici della Società Palizzi Calcio, Giovanni Cartisano, Crea e Caserta
Di fatto la presenza del dr Squillaci, medico in Uganda, determinava una eloquente quanto consistente testimonianza del grave stato di deprivazione di quelle popolazioni che mancano non solo dei mezzi di sussistenza minimali ma anche e soprattutto dei farmaci per curarsi e di quelli per prevenire le malattie con la conseguenza che le attese di vita subiscono un fatale tracollo. I presenti si sono sensibilizzati per una iniziativa di aiuto.

Il dr Autolitano, che ha a cuore le vicende del Palizzi calcio e che ha dei significativi trascorsi di calciatore, era ovvio, data la sua formazione e professione di psicologo, che non si sarebbe limitato al gioco del calcio in quanto tale, infatti dal suo osservatorio privileggiato, operando nei sertvizi sociali ed avendo un continuo contatto con le famiglie, conosce i problemi ed è consapevole della funzione dello sport per la formazione dei giovani; questo ha voluto mettere in evidenza.
Richiesto di intervenire sul tema, dal conduttore Marino, il quale, bonta sua, mi ha voluto connotare dicendo che sono stato un’icona bovese, premesso che con tale espressione si intende che una persona ha una tale popolarità e un valore simbolico da essere paragonato ad un’immagina sacra, mi sono sentito a disagio perché “non ho ancora preparato i santini” da distribuire. Inoltre quella frase “è stato” mi è suonata anacronistica: non è noto che malgrado i miei quasi 88 anni coniugo i verbi solo al futuro e quando parlo del passato uso il presente storico.
In un mio precedente articolo apparso sulla mia testata giornalistica “deliapress.it” metto in evidernza l’importanza di individuare i marcatori identitari di una comunità perché esaltando quelli si crea una ricaduta di attenzione, un’immagine, che favoriscono lo sviluppo.
Per Bova Marina oltre alla ben nota tradizione religiosa e alla tradizione greco-calabra, c’è anche una lunga tradizione sportiva che negli anni ha prodotto grandi risultati e espresso ottimi atleti. Ben vengano quindi gli sforzi per emergere che vanno supportati.
La proposta sportiva è un servizio che investe molti aspetti della persona e della società sui quali mi soffermerò più avanti. Lo stimolo è di creare una vera polisportiva e non limitarsi alla proposta calcistica con l’obiettivo di motivare giovani, far fare loro esperienze atletiche differenziate, consentendo di comprendere le attitudini in una fase della vita giovanile in cui non è tutto chiaro, e anche alimentare un serbatoio di risorse potenziali anche per la sfera calcistica.

Ho ricordato che c’è uno stadio con pista di atletica e attrezzature per vari sport lasciati all’abbandono, usati poche volte, come in occasione della realizzazione di una mia idea , le Panbovesiadi, cioè gare di atletica leggera per gli alunni delle scuole dell’Area Ellenofona. Quando vedono iniziative a favore dei loro figli i genitori rispondono

L’ho sperimentato personalmente dal 1986 al 1995 creando una società di palacanestro, Matetica Basket, con oltre 80 allievi dai 6 ai 12 anni, minibasket, con campionati e raduni in città, allo Scatolone, che i ragazzi raggiungevano in auto con l’ausilio dei genitori, facendo bella mostra di sé quando entravano nella struttura di corsa riempiendo l’intero perimetro di gioco con le tute giallo-rosse.
La scelta del basket mi era stata suggerita dalla valenza formativa di questo sport soprattutto a quella età.

L’importanza dello sport giovanile è fondamentale per lo sviluppo fisico, psicologico e sociale dei giovani. Non si tratta solo di imparare una disciplina, ma di acquisire competenze che accompagneranno i ragazzi per tutta la vita.
1. Sviluppo fisico: Lo sport aiuta i giovani a mantenersi in forma, prevenendo malattie legate alla sedentarietà come l’obesità e migliorando la salute cardiovascolare. Favorisce anche lo sviluppo muscolare e scheletrico, soprattutto durante la crescita.
2. Educazione alla disciplina: Lo sport insegna la costanza, l’autodisciplina e il rispetto delle regole. Imparare a gestire il tempo, allenarsi regolarmente e seguire un programma di allenamento sono lezioni che i giovani possono applicare anche in altri ambiti della vita.
3. Competenze sociali: Attraverso lo sport, i giovani imparano a lavorare in squadra, a collaborare con gli altri e a gestire conflitti. Le dinamiche di gruppo aiutano a sviluppare empatia, solidarietà e capacità di comunicazione.
4. Crescita psicologica e gestione delle emozioni: Lo sport è un ottimo strumento per insegnare a gestire il successo e la frustrazione. Le vittorie e le sconfitte aiutano a sviluppare resilienza, migliorando la capacità di affrontare le difficoltà della vita. Inoltre, lo sport è anche un modo per liberare la mente e ridurre lo stress.
5. Integrazione e inclusione: Lo sport, specialmente a livello giovanile, può essere un potente strumento di inclusione sociale. Aiuta a superare le barriere culturali, sociali ed economiche, permettendo a ragazzi di diversa provenienza di collaborare e competere insieme, imparando a conoscersi e rispettarsi.
6. Valorizzazione del talento e opportunità future: Molti giovani possono scoprire, grazie allo sport, passioni e talenti che li spingono a perseguire carriere professionistiche o amatoriali. Inoltre, le esperienze acquisite nel mondo sportivo, come il lavoro di squadra e la leadership, sono molto apprezzate anche nel contesto lavorativo.
7. Prevenzione del disagio giovanile: Lo sport offre ai giovani un’alternativa sana a comportamenti a rischio, come il consumo di droghe o la delinquenza. Avere un’attività regolare, un obiettivo da raggiungere e un gruppo di pari con cui condividere esperienze può essere un valido strumento di prevenzione.
In sintesi, lo sport giovanile è molto di più di un’attività fisica: è un’opportunità per formare individui più equilibrati, sani e preparati per affrontare le sfide della vita. È un investimento per il futuro della società, che aiuta a creare una generazione più consapevole, attiva e positiva.