15 maggio 1993 – Sindaco sig. Leonardo Rodà, assessore alla cultura prof. Elio Cotronei, a tempo di record, dopo circa un anno dalla sua ideazione, l’Istituto viene realizzato, arredato, dotato di impianti audio-video, di una biblioteca, e inaugurato alla presenza dell’Ambasciatore di Grecia Konstantinos Georgiou e del sottosegretario senatore Antonino Murmura.


omissis (cliccare per sapere che cosa è successo da quel tempo)
Sono passati circa 32 anni. Con l’arrivo del Commissario Spirlì, unico commissario tra i tanti che si sono succeduti che ha operato, credevamo di essere arrivati alla meta: FAR FUNZIONARE L’ISTITUTO
In due anni la sede, notevolmente degradata e depredata della sua autonomia e separazione dal Municipio, del suo arredo e dei suoi ambienti a beneficio di servizi che le erano estranei, era stata riportata alla normalità e ben arredata.
Si ha un bel dire che è di proprietà comunale. Quello che conta è che era stata costruita e presentata al mondo come Istituto regionale a favore dei greci di Calabria e tale doveva restare anche e soprattutto per l’onorabilità dell’Istituzione Comunale.
Nino Spirlì si mette a lavoro (cliccare per sapere che cosa si è fatto).

Sfidando i suoi problemi di salute, si fa riconsegnare buona parte dei locali, li fa mettere a nuovo, quindi come dicevamo li arreda:
- riceve in donazione mobili importanti in stile e un buon numero di libri dall’europarlamentare Loizzo creando la presidenza;
- compra mobili altrettanto importanti e arreda un altro ambiente identificato come Biblioteca Rotariana per la presenza di un centinaio di libri donati dal Rotary “Capo Sud” che ha sede a Melito P.S.;
- Ripete l’operazione con un altro ambiente collocando tre armadi in stile che ospitano circa 715 libri più alcune centinaia di riviste specialistiche di interesse culturale calabrese e non soltanto, denominata Biblioteca “Cotronei” per la cospicua donazione data da chi scrive questo articolo;
- fa rimettere in ordine l’auditorium deputato alle manifestazioni
- crea le aule per i futuri corsi;
- si fa carico di sistemare il museo delle tradizioni popolari, pur essendo di proprietà comunale, ridotto in uno stato pietoso; purtroppo invano perché si allaga per l’ennesima volta: nessuno ha informato – chi doveva? – che in mancanza di corrente elettrica, per lavori interni, le pompe non partono per impedire all’acqua di una falda sottostante di allagare il seminterrato che ospita l’esposizione;
- fa le prove di inaugurazione presentando in una il progetto Biblioteca Rotariana e nell’altra il libro dell’on. Zavettieri “Battaglie di libertà”, in attesa che si rendesse disponibile Roberto Occhiuto presidente della Giunta Regionale per l’inaugurazione ufficiale.













Gli eventi precipitano: il 21 agosto 2025 Occhiuto si dimette per evitare il rischio di ineleggibilita alla Regione legato ad alcune normative vigenti, Spirlì che si era concesso un periodo sabatico dopo la sua esperienza di Governatore f. f. della Calabria, decide di candidarsi e si precipita a dimettersi da Commissario della Fondazione ancor prima di essere candidato, candidatura che poi … ha ritirato.
E ora? Abbiamo pensato al mitologico Sisifo condannato da Giove a rotolare eternamente un masso in cima a una collina dell’Ade senza mai riuscire ad arrivarci perché quando è prossimo alla meta il sasso ricade giù.
Il suo mito simboleggia un compito inutile, un’impresa faticosa che non giunge mai alla fine, un compito irrealizzabile.
Si torna sostanzialmente al punto di partenza con le dimissioni del Commissario.
E’ questo il destino della Fondazione?
Le dimissioni di Spirlì sono irrevocabili? Potrà riprendere il cammino intrapreso? Riuscirà se vorrà farlo ad agevolarne il riavvio?
Se la risposta è sì, chi e quando verrà nominato un nuovo Commissario?
E i mesi passano, occorre aspettare le elezioni di ottobre, poi occorre aspettare i nuovi equilibri, le nuove … compensazioni, ecc.
E i Sindaci dell’Area grecanica si rendono conto di quanto si è perso negli ultimi 32 anni?
E le associazioni? Sempre le grandi assenti in positivo e sempre presenti nelle proteste. Il carpe diem non le riguarda.
Eppure le analisi sono state fatte tante volte.
Confidiamo nell’indulgenza di Giove e nell’assoluzione dai peccati di Sisifo.
Così è … se vi pare









