“A distanza di quattro mesi dall’inaugurazione ‘in pompa magna’ della Diga sul Menta, l’acqua – nei rubinetti di molte case del centro storico, di frazioni e quartieri della città di Reggio Calabria – resta ancora un miraggio”.

È quanto afferma il consigliere regionale Alessandro Nicolò che in merito ha presentato un’interrogazione indirizzata al Presidente della Giunta regionale con richiesta di risposta scritta.

“L’assenza del prezioso liquido – evidenzia – arreca pesanti disagi ai cittadini di Reggio Calabria fortemente penalizzata e pregiudicata finanche nella garanzia di servizi essenziali e primari come l’acqua che rappresenta un bene di prima necessità”.

“Si è privilegiato attribuire rilevanza al fatto mediatico dell’apertura della Diga con tante iniziative celebrative – dichiara l’esponente politico di FdI – piuttosto che assicurare la certezza del perseguimento del risultato più importante: e cioè la garanzia della capillare fruizione del prezioso liquido”.

“Pur considerando che la fornitura dell’acqua sia stata cadenzata, ab initio, secondo un calendario prestabilito per singole aree del comprensorio interessato per giungere infine alla copertura integrale del territorio, si registrano ancora oggi pesanti disservizi idrici”.

“Dove va a finire l’acqua del Menta? Quali interventi occorre effettuare per superare le inaccettabili criticità riscontrate? Perché non si provvede con solerzia e puntualità, le stesse che hanno caratterizzato i festeggiamenti per un evento dichiarato ‘storico’?”.

“Si chiede al Presidente della Giunta – conclude l’esponente politico di FdI – di chiarire in Aula con risposte chiare ed efficaci per comprendere se siano stati adottati i giusti provvedimenti e le adeguate misure necessarie a sanare anche le ataviche inadeguatezze e le deficienze riscontrate nel servizio di erogazione idrica”.